DORA I MINOTAUR/DORA E IL MINOTAURO

Dora i Minotaur: Moj život s Picassom/Dora e il Minotauro: La mia vita con Picasso, Slavenka Drakulić, Fraktura, 2015

Il romanzo si presenta sotto forma di diario in cui Dora Maar, nota fotografa surrealista e amante di Pablo Picasso, ripercorre la propria vita dopo la traumatica separazione dal grande artista. I due si conobbero a Parigi nel 1936 e trascorsero insieme sette anni, un periodo turbolento e difficile che fu raffigurato da Picasso in una serie di dipinti, fra i quali Dora e il Minotauro (1936) e Donna che piange (1937), opere che forse al meglio ritraggono e preannunciano la drammatica evoluzione del loro rapporto. Come afferma la stessa autrice, il romanzo affronta il tema sempre attuale del rapporto uomo–donna, così come alcuni aspetti oscuri della psiche femminile che portano la protagonista a rinunciare a se stessa e alla propria arte per abbandonarsi completamente all’ego crudele del grande artista. La ricostruzione della vita interiore di Dora Maar con alternarsi dei momenti di abbandono, sottomissione e autodistruzione, è, secondo la critica, l’aspetto più forte di questo romanzo che completa e arricchisce ulteriormente l’opera letteraria della Drakulić.

ESTERA MIOCIC

traduce dal croato, serbo e bosniaco. Originaria di Split, si trasferisce in Italia nel 1994 per frequentare l’Università di Bologna dove si laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Fra gli autori da lei tradotti ci sono alcune delle principali voci della cultura croata e serba contemporanea come Jurica Pavičić, Slavenka Drakulić e Dragan Velikić. Dal 2014 cura il sito www.libar.it, spazio dedicato alla presentazione di opere letterarie dell’area ex jugoslava non ancora tradotte in italiano.

 

Hologrami straha/Ologrammi di paura

Slavenka Drakulić, Grafički zavod Hrvatske, Zagreb, 1987, pp. 216. Copyright Anneli Høier, CLA Associated Literary Agent, www.cphla.dk 
Proposta titolo traduzione: Ologrammi di paura

Hologramistraha


In un ospedale a migliaia di chilometri da casa e dalla famiglia, una giovane donna sta per sottoporsi a una complessa operazione di trapianto di rene. Il doloroso risveglio dopo l’intervento e il progressivo ritorno alla normalità non alleviano la paura e l’incertezza per il proprio futuro. Attraverso una narrazione profondamente introspettiva Ologrammi di paura restituisce al lettore le angosce e le paure di chi lotta contro la malattia giorno per giorno escogitando continuamente strategie mentali per la propria sopravvivenza. Ologrammi di paura nasce da un’esperienza realmente vissuta dall’autrice affetta da una malattia congenita ai reni per la quale fu costretta a sottoporsi per anni alla dialisi. Il libro, tradotto in diverse lingue, ha raccolto successo di critica e di pubblico per l’originalità della struttura narrativa e l’intensità dell’esperienza trasmessa.

 

 

© Mia Carlsson

Slavenka Drakulić (Rijeka/Fiume, 1949) è una giornalista e scrittrice di fama internazionale. In Italia è nota sin dagli anni Novanta grazie alla pubblicazione di alcune sue opere sul mondo comunista e post-comunista Balkan Express e Caffè Europa (Il Saggiatore), nonché di romanzi come Pelle di marmo (Giunti), Il gusto di un uomo (Il Saggiatore), Come se io non ci fossi (Rizzoli).
I suoi ultimi romanzi dedicati a figure femminili entrate nella storia, Il letto di Frida (Elliot), Mileva Einstein, teoria sul dolore (Bottega Errante Edizioni) e Dora e il Minotauro, la mia vita con Picasso (in via di traduzione per Bottega Errante Edizioni), esaminano il ruolo della donna nella società e il rapporto tra i sessi, tema molto sentito dalla Drakulić sin da suoi esordi  in letteratura. 
Nel 2005 il reportage sui criminali di guerra nell'ex Jugoslavia They Would Never Hurt A Fly, ancora inedito in Italia, è valso all'autrice il prestigioso premio della Fiera del libro di Leipzig, Leipzig Book Award for European Understanding. Di recente Slavenka Drakulić, congiuntamente a Richard Swartz, giornalista e scrittore svedese, è stata insignita del premio internazionale Stefan Heym, conferito dalla città di Chemnitz (International Stefan Heym Prize City of Chemnitz).Per ulteriori informazioni biobibliografiche si può consultare il sito dell'autrice: http://slavenkadrakulic.com 

Slavenka Drakulić

(Rijeka, 1949) è una scrittrice, giornalista e saggista di fama internazionale. In Italia è nota sin dagli anni Novanta grazie alla pubblicazione di alcune sue opere sul mondo comunista e post-comunista Balkan Express e Caffè Europa (Il saggiatore), nonché di romanzi come Pelle di marmo (Giunti), Il gusto di un uomo (Il saggiatore), Come se io non ci fossi (Rizzoli), Il letto di Frida (Elliot), L’accusata (Keller).
Nel 2004 l’autrice ha ricevuto il premio Award for European Understanding della Fiera del libro di Lipsia.
Vive in Svezia e in Croazia.

Per ulteriori informazioni biobibliografiche si può consultare il sito dell’autrice: http://slavenkadrakulic.com

 

 

 

© Mia Carlsson

è nata a Split nel 1966. Vive sull’isola di Vis dove all’attività di preside presso la scuola elementare Vis affianca il lavoro di scrittura e la passione per la fotografia. La sua fonte di ispirazione è l’isola stessa, quel microcosmo geografico e culturale in cui è profondamente radicata. Espressioni di questo intenso rapporto umano e artistico con l’isola adagiata nel cuore dell’Adriatico sono i suoi libri di poesie, la raccolta di racconti Kuća pupuletovih/Casa dei burattini, nonché il romanzo Garbin, zao vjetar/Garbino, vento cattivo, candidato al prestigioso premio letterario Kiklop nel 2009.

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